Il Porto Delle Nebbie B-Version, (follie del Maestro Zatò-Ichì)

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VyTheOwl
view post Posted on 12/5/2008, 06:57




"La penna ferisce più della spada, e già quella fa un discreto male..." Credo che Zatò abbia pensato una cosa del genere prima di prendere il post iniziale del nostro GDR e farne... beh, quello che segue:

CITAZIONE
Alla Locanda del Gatto Volante detto "Binariomuerto" [un vecchio soft-cat in disuso]
Solstizio del Quarto Periodo Post-Ellittico- anno 22-108NB4a dell'Impero SetoGangarico III

La Locanda del "Binariomuerto" non era esattamente ciò che si dice un locale calmo e silenzioso, diciamo pure un bordello infame frequentato da tutti i peggiori avanzi di galera possibili del sistema quadri-stellare gassoso AlphaQ 231457/898800Kbis (sulle cartine in alto a destra vicino alla nebulosa granulosa Motch-Bildmann IV). Per maggiori informazioni chiedere a Gigino Kubb.
Dunque un posto adatto ad una serata romantica o ad ore di pacifica e calma riflessione [il sistema automatico di lavaggio di muri e pavimenti dopo le sparatorie assicurava un ambiente assolutamente igienizzato] davanti ad un unico bicchiere di vino, magari un bel calice di BotFall Namarun 20.87.99 da 150°JHB, di quelli che fanno girare anche i satelliti, per intenderci...
Il Birmal (sorta di liquido effervescente che faceva sbattere e palpebre alle ragazze e concentrava la circolazione in specifiche parti del corpo dei ragazzi), spesso di ottima qualità (non conteneva un grammo di "gomblez"!) e di molte pregiate varietà, scorreva invece a fiumi tra brocche di ceramica decorata troppo spesso con ologrammi osceni e caraffe di cristallo dalle trasparenze multicolori. Tra i tavoli di legno scuro si aggiravano chiassosi ed eccitati studenti dell'Accademia, nella loro tuta difensiva Brill-Stacker, semitrasparente attrezzata con i software di negoziazione calibrata e semi-magica in vista del possibile acquisto di esperienze moto-sensoriali XXX e YYY.
Insomma: per gli studenti poveri che amavano rischiare affittando tute usate oppure quelle assolutamente finte, la Locanda fungeva in parte da dormitorio e da ritrovo serale, anche da trombatoio inverso e senza dimenticare che, comunque, lì si trovava sempre qualche grammo di Kolazimantur a buon prezzo.
Le tuniche scure degli Allievi dell'ultimo anno contrastavano stranamente con l'atmosfera così gioviale e colorata di suoni ed odori dell'ampia sala, in fondo alla quale Artisti di ogni livello ed abilità giocavano a creare immagini e suoni che finivano per lottare, sopraffarsi a vicenda, mescolarsi in un turbinio insensato e vivace. L'aria densa di voci e risate odorava di prelibatezze rare e di quarax appena sfornato [bisognava resistere all'idea di morderlo quando ancora si muoveva perché 400° sono pur sempre qualcosa…], dei dolci tipici delle città della costa meridionale, dell'aroma delle bevande fermentate e dell'odore persistente delle botti e degli otri colmi.

Quella sera, appoggiandosi al bancone di mormak, legno e rame, l'uomo che tutti chiamavano semplicemente "oste" - parola pronunciata spesso nella Locanda, urlata con i più disparati toni di voce e le più diverse intenzioni - si sorprese a chiedersi da quanto tempo andasse avanti la sua vita di signore e padrone di quel luogo, forse poco nobile, ma di certo apprezzato quanto l'Accademia stessa da Allievi e Cittadini di Ocis Roch. Soprapensiero, mentre il mormak gli grattava l'avambraccio, "oste" ripensò alla sua infanzia su Gomirak III versando una lacrimuccia che ustionò il mormak, il quale, come d'uso gli rifilò una scherzosa scossa elettrica. Il mormak era fatto di pietra vivente importata da Mopilal, si preoccupava di intrattenere gli avventori (parlava 768 lingue intergalattiche, 5670 idiomi magici e 34.569 dialetti trans-dimensionali: infatti "oste" stava ancora pagando il mutuo per averlo acquistato…) con sciarade, cruciverba verbali, quiz e altro. Solo lui decideva se qualcuno poteva ambire ad una bevuta gratis o a un sandwich di ossotanz.
"Oste" era un uomopiovra [con 14 tentacoli è più semplice gestire una locanda], pratico e concreto, poco incline a porsi domande sul senso dell'esistenza e della Storia. Traeva gran piacere nell'allegra confusione della quale si era circondato, dal gusto profumato che emanava la schiuma bitorzoluta di Xzarlip, la birra scura che riempiva le piccole botti di rovere della sua cantina. E poi le ragazze apprezzavano, oltre ai suoi tentacoli – ornati dai rari esempi di gioielleria che i tanti amici gli portavano in dono nel costante andirivieni tra i mondi, - anche il cibo che preparava con la maestria di chi, da duecento anni abbondanti, regola fornitori, temperature e tempi di cottura, sceglie pentole e ingredienti, miscela erbe e arbusti, radici sapientemente, annusa, assaggia, verifica e approva.
Assorto in un caleidoscopio di ricordi, quasi non si accorse del giovanotto che gli si era avvicinato chiamandolo a più riprese….

Lo conosceva abbastanza bene, gli serviva da bere ogni sera da almeno otto anni, e per i primi mesi in cui il ragazzo aveva frequentato l'Accademia, lì ad Ocis Roch, gli aveva anche affittato una delle sue camere, al piano superiore dell'ampia costruzione. "Che vuoi adesso, Nosistre?" l'apostrofò... "Non hai bevuto abbastanza per questa sera? Non ho intenzione di farti riaccompagnare a casa anche stavolta, sai..." Nosistre aveva le pupille diverse, in particolare quella del quarto occhio, ben più dilatata delle altre sette, e l'osservava in modo piuttosto diverso dal solito.
Impettito e vagamente irrigidito, nella sua tunica nera lunga e stretta, chiazzata color oro, lo squadrò con un sorriso sarcastico e non del tutto sobrio. Il giovinotto aveva due bocche, una, in particolare, era adorata dalle ragazze per la piega ironica e sensuale, l'altra era particolarmente sensibile all'alcol e lui, ostinato, tendeva a bere maggiormente da quella lì…quindi gli strillò di rimando: "versami un Rosso delle Colline Mozzak, oste maledetto. E ricordati che il conto di questo mese è già tutto pagato da Viridia! [Viridia era l'Amazzone locale che adorava Nosistre quando faceva a gara per il Kobarimama…].
Piuttosto..."continuò con fare confidenziale, abbassando la seconda voce (la prima parlava sempre in un gergo incomprensibile, problema genetico ereditato da un antenato ventriloquo) quel tanto che bastava da costringere l'oste, stizzito, a ripiegare i tentacoli per avvicinarsi ad ascoltare: "che cosa mi sai dire di quelle due... bé, di quelle due Veggenti che erano qui l'altro ieri…?"
"Oste" grugnì qualcosa indaffarato, fece schioccare un paio di ventose – faceva sempre così quand'era scocciato – a buon intenditor poche parole…ma non diede segno di voler rispondere. Il giovane (in effetti Nosistre aveva solo 95 anni) lo incalzò insolente: "lo so benissimo che non te ne sfugge una, sarai anche attempato, ma di certo non sei stupido... le hai viste quelle due, ci scommetto una botte di Malagìano Invecchiato CSTA [Cosmo-coordinate SpazioTemporali Approvate] contro quattro monete di boramalla!"...

 
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|Athalie|
view post Posted on 12/5/2008, 09:35




O_O

wow!
 
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Twilight Lord
view post Posted on 13/5/2008, 15:41




asd, geniale
 
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_Valorum_
view post Posted on 13/5/2008, 16:47




emh.. non ho letto tutto... sarebbe?
 
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VyTheOwl
view post Posted on 13/5/2008, 17:05




CITAZIONE (_Valorum_ @ 13/5/2008, 17:47)
emh.. non ho letto tutto... sarebbe?

leggi e lo saprai :lol:
 
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_Valorum_
view post Posted on 13/5/2008, 17:06




CITAZIONE (VyTheOwl @ 13/5/2008, 18:05)
CITAZIONE (_Valorum_ @ 13/5/2008, 17:47)
emh.. non ho letto tutto... sarebbe?

leggi e lo saprai :lol:

Non mi va
e poi non so leggere :ph34r:
 
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[aBsinTHe]
view post Posted on 14/5/2008, 14:06




Io letto a sommi capi (concomitanza di penuria di tempo e nevrotismo quotidiano). Fuori di testa O.o
*immagina gufo imbronciato davanti a storia parodizzata, e si sbellica dalle risate*

Anch'io voglio 14 tentacoli.
 
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feFnir
view post Posted on 17/5/2008, 00:40




o__O

complimenti per la fantasìa... però me non conosce il maestro Zatò-Ichì.. :unsure:
 
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|Athalie|
view post Posted on 17/5/2008, 12:13




CITAZIONE (feFnir @ 17/5/2008, 01:40)
però me non conosce il maestro Zatò-Ichì.. :unsure:

vedi a non passare mai dal thread discussioni? sempre a spammare...tzè! :P
 
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.edea.
view post Posted on 17/5/2008, 12:19




Viva le penne per ferire! (se non altro perchè le spade sono pesanti e ingombranti) :rolleyes:
 
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Twilight Lord
view post Posted on 23/5/2008, 14:57




per questo ci sono i coltelli^^
 
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10 replies since 12/5/2008, 06:57   590 views
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